Molti sono i beni artistici delle Terre delle Colline Novarsi e del Sesia, tanto che si può parlare di un museo diffuso d'arte attraverso affreschi, tele, dipinti, pale e sculture. Beni che nel corso dei secoli parlano di devozioni, di artisti itineranti e committenti, di luoghi di transito e luoghi di potere, che raffigurano immagini sacre ma anche cavalieri, nobili e contadini, a testimoniare l'importanza delle attività agricole.
Dalle botteghe di artisti tardogotici nel sec. XV, come i De Campo, i Cagnola, e i De Bosis, fino ai grandiosi dipinti di Tanzio da Varallo, Giuseppe Mazzola e Tarquinio Grassi, maestri del barocco novarese, le Terre offrono un panorama artistico variegato e numerose opportunità di visita.

L'arte fino al Cinquecento
In questo lungo periodo dominano cicli di affreschi con immagini e storie sacre e talvolta di attività contadine e militari. Qui di seguito una breve panoramica.
  • a Barengo - località Baraggiolo - in San Rocco trovi affreschi della bottega dei Cagnola (1501) e un ex voto a ricordo della peste del Cinquecento (scheda);
  • a Briona - località Orcetto - in Sant'Antonio trovi affreschi della bottega di Tommaso Cagnola (sec. XV-XVI) (scheda);
  • al cimitero di Caltignaga in San Salvatore trovi affreschi della bottega di Giovanni de Campo (scheda) e nell'oratorio dei Santi Nazzaro e Celso, nel cimitero di Sologno, trovi affreschi dei De Campo, entrambi del XV sec. (scheda);
  • a Fara Novarese in San Pietro al cimitero trovi rari affreschi di vita contadina (XV sec.) (scheda);
  • a Romagnano Sesia, nel borgo, trovi la Cantina dei Santi nucleo superstite della millenaria abbazia di San Silano con ciclo di affreschi attribuiti a Bartulonus (XV sec.)(scheda);
  • a Boca, in località Montalbano, nella fortezza trovi un ciclo di affreschi di vita militare (XV sec.)
  • a Landiona in Santa Maria dei Campi, fuori dal'abitato, trovi pregevoli affreschi di Bartolonus da Novara e dei Cagnola (sec. XV-XVI) (scheda);
  • a Sillavengo, a est del paese, trovi Santa Maria Nova, con ricchi affreschi e decorazioni (sec. XV-XVI) (scheda);
  • a San Nazzaro Sesia, all'abbazia benedettina fortificata, trovi vari affreschi e cicli di affreschi (sec. XV-XVI) (scheda);
Seicento nel novarese e Settecento
Il barocco novarese rappresenta un segno stilistico inconfondibile che interpreta le forme classiche artistiche e architettoniche, fatte di luci ed ombre, un'arte teatrale che, partendo dai riferimenti tracciati nel secolo precedente da Gaudenzio Ferrari, si fa interprete dei dettami del Concilio di Trento, attraverso l'intero territorio provinciale, con conseguenze e influenze che ci portano fino al Settecento. Ne sono testimoni diverse chiese delle Terre delle Colline Novaresi e del Sesia:
  • a Carpignano Sesia la parrocchiale dell'Assunta :conserva una tela di Lorenzo Peracino (1771);
  • a Fontaneto d'Agogna la parrocchiale della Maria Vergine Assunta: conserva una tela di Tanzio da Varallo e una pala attribuita a Sperindio Cagnoli (allievo di Gaudenzio Ferrari); la chiesa dell'Annunciata con tele del Legnanino e del valsesiano Giuseppe Mazzola;
  • a Ghemme la parrocchiale di S. Maria Assunta: conserva una tela del Pianca e affreschi di De Groot (XVIII sec.);
  • a Grignasco la parrocchiale dell'Assunta, capolavoro del barocco piemontese progettata da Bernardo Vittone (1749-70): conserva tele, tra gli altri, di Giuseppe Mazzola (XVIII sec.), altari marmorei e altri manufatti settecenteschi
  • a Maggiora, la parrocchiale del Santo Spirito, ornata di stucchi e dorature: ospita tele di Pier Francesco Gianoli e Tarquinio Grassi
  • a Prato Sesia la parrocchiale di San Bernardo da Mentone conserva tele del toscano Giacinto Gimignani e affreschi di Tarquinio Grassi e la Chiesa della Madonna della Quercia conserva una seconda tela del Gimignani;
  • a Romagnano Sesia la chiesa della Madonna del Popolo conserva affreschi e tele del romagnanese Tarquinio Grassi (sec. XVII-XVIII);
Per saperne di più vedi l'itinerario ATL "Il Seicento nel Novarese"
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