COMUNE DI CAVAGLIETTO
Denominazione abitanti: Cavagliettesi
Numero abitanti: 412
Altitudine: 233 m.s.l.d.m.;
Superficie: 6 Km²
Festa Patronale: 25/7/2024 - Sant'Aurelia
Sito Ufficiale: http://www.comune.cavaglietto.no.it
Ritrovamenti archeologici e lapidi testimoniano insediamenti romani nel territorio di Cavaglietto, tra l’Agogna e le colline. Dal nucleo della chiesa di S. Pietro e di una casaforte, nel 1092, sorge un nuovo nucleo destinato a monastero cluniacense femminile, poi riformato e ristrutturato e oggi cascina. Il borgo è teatro di numerosi saccheggi compiuti nel 1300 da Galeazzo Visconti e in seguito dai Francesi e dagli Spagnoli.
La comunità di Cavaglietto, all’origine denominato Cavaglio inferiore, assume una sua identità nel XVII sec., con l’adozione di Statuti che regolano la vita del borgo e si rafforza con l’acquisto del Mulino “delle Giare”, azionato dalla roggia del mulino Marco, che coinvolge la comunità in varie vertenze. Nell'Ottocento il mulino viene poi abbandonato in favore di quello “della Torretta”.
Nel XIX sec. vede la realizzazione delle opere più importanti per la comunità, come l’istituzione dell’asilo infantile, il restauro delle chiese e il riassetto delle vie del borgo, a cura di monsignor Luigi Maggiotti e del fratello Vittore, per molti anni sindaco.
Centro rurale ai piedi delle colline novaresi oggi vive uno sviluppo nell'industria casearia (gorgonzola DOP) e nella produzione apicola oltre alla coltivazione della vite, del foraggio e del mais.
Nel centro storico, degno di nota è l’ottocentesco palazzo Maggiotti, progettato da Ercole Marietti, già sede dell’asilo infantile e ora sede del Municipio che nella sala consiliare conserva
un'ara romana in serizzo, di notevoli dimensioni con iscrizione latina. Tra gli edifici di culto, la parrocchiale di S. Vittore Martire con affreschi, nella piazza antistante la chiesa la colonna votiva innalzata in occasione della peste negli anni 1576-1577, la chiesa della SS. Annunciata del XVIII sec. con pregevole ancona lignea barocca, sul colle l'oratorio di S. Nicolao costruito nel '700 su precedente fortificazione. All'ex monastero, oggi cascina Monastero, è annessa la chiesa di S. Pietro con resti di affreschi medievali, oggi in disuso ma meta fino agli inzi del '900 di una processione, con croce e stendardo, che le comunità di Cavaglio d’Agogna e Cavaglietto effettuavano nel giorno della festa del Santo, dove veniva distribuito un piccolo pane benedetto.
Interessante è il Museo Permanente del Presepe nella chiesa di S. Grato del XVII sec., nel centro abitato. Inoltre un mulino dell'800, un tempo azionato dalla roggia Guida, utile testimonianza del ruolo del'acqua nella cultura materiale.
Cavaglietto è inserito negli itinerari tematici: archeologici, percorso nordic walking tour delle Colline Novaresi e itinerari del borgo tra cultura e natura. Momento importante è la “Camminata dei presepi” tra le campagne.
L'enogastronomia offre paniscia e fritture miste e dolci, gorgonzola, miele e i vini della gamma Colline Novaresi DOC.Cavaglietto.pdf
Denominazione abitanti: Cavagliettesi
Numero abitanti: 412
Altitudine: 233 m.s.l.d.m.;
Superficie: 6 Km²
Festa Patronale: 25/7/2024 - Sant'Aurelia
Sito Ufficiale: http://www.comune.cavaglietto.no.it
Storia e Territorio
Ritrovamenti archeologici e lapidi testimoniano insediamenti romani nel territorio di Cavaglietto, tra l’Agogna e le colline. Dal nucleo della chiesa di S. Pietro e di una casaforte, nel 1092, sorge un nuovo nucleo destinato a monastero cluniacense femminile, poi riformato e ristrutturato e oggi cascina. Il borgo è teatro di numerosi saccheggi compiuti nel 1300 da Galeazzo Visconti e in seguito dai Francesi e dagli Spagnoli.
La comunità di Cavaglietto, all’origine denominato Cavaglio inferiore, assume una sua identità nel XVII sec., con l’adozione di Statuti che regolano la vita del borgo e si rafforza con l’acquisto del Mulino “delle Giare”, azionato dalla roggia del mulino Marco, che coinvolge la comunità in varie vertenze. Nell'Ottocento il mulino viene poi abbandonato in favore di quello “della Torretta”.
Nel XIX sec. vede la realizzazione delle opere più importanti per la comunità, come l’istituzione dell’asilo infantile, il restauro delle chiese e il riassetto delle vie del borgo, a cura di monsignor Luigi Maggiotti e del fratello Vittore, per molti anni sindaco.
Centro rurale ai piedi delle colline novaresi oggi vive uno sviluppo nell'industria casearia (gorgonzola DOP) e nella produzione apicola oltre alla coltivazione della vite, del foraggio e del mais.
Patrimonio ed Emblemi
Nel centro storico, degno di nota è l’ottocentesco palazzo Maggiotti, progettato da Ercole Marietti, già sede dell’asilo infantile e ora sede del Municipio che nella sala consiliare conserva
un'ara romana in serizzo, di notevoli dimensioni con iscrizione latina. Tra gli edifici di culto, la parrocchiale di S. Vittore Martire con affreschi, nella piazza antistante la chiesa la colonna votiva innalzata in occasione della peste negli anni 1576-1577, la chiesa della SS. Annunciata del XVIII sec. con pregevole ancona lignea barocca, sul colle l'oratorio di S. Nicolao costruito nel '700 su precedente fortificazione. All'ex monastero, oggi cascina Monastero, è annessa la chiesa di S. Pietro con resti di affreschi medievali, oggi in disuso ma meta fino agli inzi del '900 di una processione, con croce e stendardo, che le comunità di Cavaglio d’Agogna e Cavaglietto effettuavano nel giorno della festa del Santo, dove veniva distribuito un piccolo pane benedetto.
Interessante è il Museo Permanente del Presepe nella chiesa di S. Grato del XVII sec., nel centro abitato. Inoltre un mulino dell'800, un tempo azionato dalla roggia Guida, utile testimonianza del ruolo del'acqua nella cultura materiale.
Cavaglietto è inserito negli itinerari tematici: archeologici, percorso nordic walking tour delle Colline Novaresi e itinerari del borgo tra cultura e natura. Momento importante è la “Camminata dei presepi” tra le campagne.
L'enogastronomia offre paniscia e fritture miste e dolci, gorgonzola, miele e i vini della gamma Colline Novaresi DOC.Cavaglietto.pdf
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